La Valle de los Ingenios, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dal 1988, si trova a circa 12 km da Trinidad ed esiste dal XVII secolo. Questa fertile terra agricola fu coltivata e divenne una delle principali zone produttrici di zucchero di Cuba, che aiutò Trinidad a diventare una delle città più ricche dell'isola caraibica. Nella parte superiore della 'Torre Manacas-Iznaga' (costruita all'inizio del XIX secolo), è possibile avere una visione generale della valle. Questa struttura di 45 metri di altezza è dotata di un campanile che è stato utilizzato per sorvegliare le migliaia di schiavi che lavorano nelle piantagioni di zucchero.

Il Museo Archeologico di Guamuhaya, fondato il 15 maggio 1976, in una splendida villa sul lato ovest della Plaza Mayor, ripercorre la storia pre e post-colombiana. Mostra in ordine cronologico 8 oggetti appartenenti agli aborigeni che vivevano nella Regione Centro-Sud dell'isola di Cuba durante l'era precolombiana, oltre a testimonianze materiali del periodo coloniale di origine molto diversa e una fattura della città di Trinidad e Valle degli Ingenios. Alcuni di questi oggetti sono considerati unici a Cuba.

Situato nella Plazuela de Jigüe, una piccola piazza all'ombra di un albero, si trova questo ristorante colorato e storico (risalente al 1720). Un elegante ristorante in stile coloniale, probabilmente il migliore dei ristoranti statali di Trinidad, El Jigüe è un salotto luminoso e quasi formale in una bella e ariosa casa coloniale. Il suo interno luminoso ha soffitti alti, lampadari e paesaggi appesi alle pareti bianche. Il menu spazia dalla bistecca di maiale all'aragosta in salsa rossa (enchilado di aragosta). La specialità, pollo al jigüe, è una versione cubana di pollo alla cacciatora, che viene fornito in una pentola di terracotta con pasta e formaggio e viene servito con insalata e caffè.

Il Palazzo del Conte Brunet, oggi il Museo Romantico espone una collezione di mobili raffinati, porcellane e altre arti decorative di proprietà della borghesia di Trinidad durante il XIX secolo.