Hotel - Telegrafo

Informazioni  Telegrafo

Un secolo fa, la stampa qualificò l’Hotel Telégrafo come uno degli hotel più moderni della città e della regione. Il recente restauro, da una punta all’altra, fa sì che oggi il Telégrafo competa nuovamente per gli stessi elogii. Il rinnovamento di quest’hotel è stato deliberatamente disegnato per combinare l’antico con il nuovo.



Un esempio sono gli archi originali con mattoni esposti, che contrastano molto bene con il colorito e minimalista mobiliare italiano nella zona della reception e il bar. Agli inizii del secolo XX, la proprietà aveva l’unico cavo telegrafico di Cuba (perciò il suo nome); per questo è diventato uno dei favoriti di uomini di affari, i quali potevano telefonare direttamente dalle loro camere a Nueva York.



In quell’epoca questa zona era un brulichio di attività intelettuale e artistica, quando i geni di tutto il mondo venivano a La Habana a scrivere, improvvisare, dipingere o godere l’inimitabile cultura dei caffè e cabarets. Una pittura nel ristorante ( si dice che offre il miglior hamburguer della città) proclama che chi è ospite del Telégrafo mai rimarrà in nessun altro luogo.



Tanta fiducia ha il personale che è sicuro che gli ospiti torneranno di nuovo al Telégrafo; il personale dell’hotel anima i clienti a compilare con precisione i dati dei loro compleanni durante il check-in. Nessuno dovrà sorprendersi quando apra la porta della sua camera e trovi una torta o una bottiglia di vino se il suo prossimo soggiorno coincide con il suo compleanno.


Calle Industria No. 520, e/ Barcelona y Dragones, Centro Habana, La Habana

fabbrica di tabacco Royal Partagás

La fabbrica di tabacco Royal Partagás, situata a nord del Parque Fraternidad, una delle fabbriche di tabacco più antiche e famose dell'Avana. Fu fondato nel 1845 dallo spagnolo Jaime Partagás. Partagás era allo stesso tempo proprietario di alcune piantagioni di tabacco nella regione di Vuelta Abajo. Questa è la fabbrica più visitata del paese. Quando visiti come un gruppo, scoprirai come le foglie sono separate e classificate nella pianta sul terreno; e come ruotano, spingono, adornano e avvolgono i sigari ai piani superiori. Attualmente ci sono circa 500 operai che finiscono col sigaro per marchi conosciuti come Montecristo o Cohiba. La fabbrica ospita anche una sala vendite, dove è possibile scegliere tra una varietà di sigari e un bar.

Paseo del Prado No.458, La Habana

Grande Teatro dell´Avana

Il Grande Teatro dell´Avana Alicia Alonso (Gran Teatro de La Habana Alicia Alonso) è uno dei gioielli architettonici dell'Avana. Ha un'incredibile facciata neobarocca con il segno distintivo dell'architetto belga Paul Belau. Situato in un edificio noto come Centro Galiziano dell'Avana, fu inaugurato nel 1915 e all'inizio fu chiamato Teatro Tacón. Non solo nella sua facciata ci sono prove della sua squisitezza, ma anche le sue sale interne mostrano il lusso e l'eleganza del tempo. I loro palchi hanno mostrato le migliori rappresentazioni artistiche di tutti i tempi, con personalità di spicco durante la loro storia (Sara Bernhard, Enrico Caruso, Alicia Alonso). Il teatro ha ospitato il Balletto Nazionale di Cuba e il palco principale dell'International Ballet Festival dell'Avana. Le sue strutture includono teatri, una sala da concerto, sale conferenze e una sala di proiezione video, oltre a una galleria d'arte, un centro corale e diverse sale prova per gruppi di danza e compagnie di danza.

Fortaleza de San Carlos de La Cabaña, Carretera de La Cabana, Habana del Este

Cerimonia del Cañonazo

La cerimonia del Cañonazo de las Nueve è una delle tradizioni più antiche e attraenti dell'Avana. In epoca coloniale, la sparatoria indicava la chiusura delle porte della città murata e la salita della catena lungo l'ingresso del porto. La tradizione di sparare un cannone ogni notte alle 9:00 è stato mantenuto anche dopo che il muro è stato abbattuto ed è ancora usato per controllare l'orologio.

Paseo del Prado, Centro Habana, La Habana

Fontana dell'India

La Fontana dell'India si trova di fronte al Campidoglio e all'Hotel Saratoga, a L'Avana. La fontana è in marmo di Carrara e fu scolpita da Giuseppe Gaggini nel 1837. Questa fontana rappresenta una bella donna indigena, adornata con una corona di piume di deagull, seduta sul suo trono e circondata da quattro delfini le cui lingue sono fonti d'acqua in quattro gusci che costituiscono la sua base. Tiene con la mano uno scudo con il simbolo della città, e un cesto a forma di corno pieno di frutti. Questo lavoro scultoreo è stato fonte d'ispirazione per diversi poeti e appare anche in diverse storie fantastiche.

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